M’Illumino di meno
facciamo tutti la nostra parte
di Lorenzo Verdecchia.
Che cos’è M’Illumino di meno? Si tratta di un’iniziativa promossa da Rai Radio 2 con il programma “Caterpillar” che vuole diffondere la cultura della sostenibilità ambientare e del risparmio delle risorse. È dedicata allo spreco energetico al settore dei fast fashion e alle alternative virtuose che promuovono il riuso e la valorizzazione degli abiti. Si celebra ogni anno il 21 febbraio. Spegnere le luci, rinunciare all’auto, piantare alberi, condividere i consumi sono buone regole di vita rilanciate da M’Illumino di meno. La manifestazione, benché nata pochi anni fa, ha ottenuto un riscontro importante in termini di risparmio energetico. Secondo quanto ha riportato da Terna, la società responsabile della trasmissione di energia elettrica in Italia, nei minuti successivi l'avvio dell'iniziativa si è verificato un sensibile calo dei consumi. La Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili è stata istituita dal Parlamento con la Legge n. 34/2022. L'edizione 2025 è dedicata allo spreco energetico nel settore del fast fashion e alle alternative virtuose che promuovono il riuso e la valorizzazione degli abiti. La Giornata del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili “M'illumino di Meno” nacque il 16 febbraio 2005 quando entrò in vigore il Protocollo di Kyoto. Rai Radio2 con la trasmissione Caterpillar pensò di sensibilizzare i radioascoltatori invitandoli a ridurre i loro consumi. Con uno suo stile semplice e spensierato che non rinunciava però alla concretezza. M’illumino di Meno – questo il nome scelto dagli organizzatori – si fece apprezzare fin da subito e registrò un buon successo. Da allora l’iniziativa venne replicata negli anni successivi ottenendo sempre più adesioni. M'illumino di Meno 2025 sarà un’edizione speciale, estesa dal 16 al 21 febbraio, con un respiro sempre più europeo. La XXI edizione si concentra su risparmio energetico e moda sostenibile, affrontando l’impatto del fast fashion e promuovendo il riuso e il riciclo degli abiti. L'iniziativa, nata dal programma Caterpillar di Rai Radio2, coinvolgerà istituzioni, aziende, scuole e cittadini, con eventi simbolici come lo spegnimento di monumenti e la partecipazione di sportivi, fedeli e famiglie. Quest’anno, come gesto simbolico, si invita a indossare un capo d’abbigliamento con valore affettivo. M'illumino di Meno attraverserà l'Europa con un percorso ciclistico da Valencia alla Romagna, passando per il Festival di Sanremo. Il Ministero dell’Ambiente e il G7 Clima sostengono l’iniziativa, ribadendo l’importanza della sostenibilità e della circolarità nel settore tessile.
-
LABORATORIO DI RICICLO Quante volte abbiamo utilizzato materiale da riciclo per i nostri lavoretti in classe? Dalle bottiglie che diventano salvadanai a contenitori di latta che diventano portapenne? Sensibilizzare i bambini ad acquisire un atteggiamento di responsabilità e rispetto verso l’ambiente significa renderli consapevoli del valore del recupero e del riciclo. Il riciclo creativo sottolinea l’importanza del riuso di materiali che dovrebbero essere buttati dando loro una seconda vita. Oltre a educare i bambini ed i ragazzi al riciclo, questo tipo di laboratorio valorizza la creatività degli alunni in quanto dovranno costruire degli oggetti con l’uso di materiali proveniente dalla raccolta differenziata. Consigliamo quindi di utilizzare diversi tipi di materiali come plastica, carta, cartone, avanzi di stoffa, scarti di legno, tappi di bottiglia, nastrini, etc…
-
LABORATORIO DI TINKERING Abbiamo spesso sentito parlare di Tinkering e sappiamo che è una nuova metodologia didattica che invita gli alunni a “pensare con le mani”. Ai piccoli ricercatori vengono distribuite componenti elettroniche di base come pile, morsetti, cavi, luci led e batterie. Dovranno poi cimentarsi nella costruzione di oggetti animati, piccoli robot o scenari in movimento unendo queste componenti elettroniche ad oggetti che altrimenti andrebbero buttati. Parliamo, per esempio, di bicchieri di plastica, pennarelli, stoffa, scatole, fil di ferro etc…. I docenti dovranno aiutare gli alunni nella costruzione ma dovranno intervenire solo nel caso in cui l’alunno resti “bloccato”. Durante questo gioco sarà possibile utilizzare anche colla, scotch e adesivi per unire tra loro i diversi componenti. Sicuramente è un’idea stimolante che unisce le più moderne metodologie didattiche al classico laboratorio di riciclo creativo.
-
DIFFERENZIAMOCI Per quanto la raccolta differenziata sia ormai una prassi consolidata, è chiaro che non in tutte le famiglie viene rispettata. Spesso la fretta, la difficoltà nel riconoscere i diversi materiali e l’ingombro di tanti sacchi della spazzatura sono un ostacolo verso la corretta differenziazione dei rifiuti. Iniziamo quindi a scuola ad insegnare le regole principali. Per prima cosa è possibile far costruire ai bambini i contenitori della raccolta differenziata da tenere in classe. Si può iniziare per esempio col decorare i fusti di cartone dei detersivi in polvere con targhette o pezzi di rifiuti che ne indicano il contenuto. Un’altra attività molto utile è quella di creare l’elenco di materiali che dovrà contenere ciascun contenitore in base alla regolamentazione del proprio comune. Oltre ad attività pratiche è possibile realizzare dei giochi che stimolano il senso civico ed il rispetto dell’ambiente così come suggerito dal sito ideegreen.it
-
ADOTTA UNO SPAZIO DELLA TUA SCUOLA (o della tua città) L’obiettivo di questo tipo di attività è quello di responsabilizzare gli alunni coinvolti e le loro famiglie. Una volta scelto uno spazio della scuola (o meglio, della propria città), gli studenti dovranno impegnarsi nella cura e nella relativa manutenzione. Rendere gli studenti più partecipi e attivamente coinvolti li integra nel processo di cura del bene pubblico.
-
LABORATORIO DI ENERGIE RINNOVABILI L’ultima idea prende spunto dall’impresa simbolica dell’edizione del 2010 in cui è stata utilizzata una speciale torcia fotovoltaica che ha toccato diverse città italiane e alcune istituzioni. La fiaccola, sullo stile della torcia olimpica, è stata la prima al mondo a essere realizzata con tecnologie rinnovabili: l’alimentazione è garantita completamente da moduli fotovoltaici che permettono l’accensione del “braciere” realizzato a LED. Ebbene, non ci immaginiamo di realizzare un meccanismo così complesso ma di sicuro si possono costruire piccoli oggetti che funzionano grazie alle energie rinnovabili, quella solare in primis. Non è così difficile reperire dei piccoli pannelli solari e collegarli a delle batterie. In alcuni istituti, dalla III media in poi, abbiamo progettato e realizzato dei modellini di giardini, campetti di calcio e piazze alimentate a energia solare. I led fungevano da lampioni, le luci dei segnali stradali si accendevano grazie ad un pannello solare e ad un convertitore. Gli alunni si sono divertiti non solo nel realizzare piccoli circuiti elettrici alimentati dall’energia solare ma anche a costruire dei modellini con oggetti di riciclo.
-
SPEGNIAMO LE LUCI! L’ultimo nostro consiglio riguarda proprio il fulcro della manifestazione mi illumino di meno: spegnere la luce per accendere la speranza! Proviamo per un giorno a non utilizzare dispositivi elettrici ed elettronici. Spegniamo le luci, la lim, i pc, la televisione. Preferiamo le scale all’ascensore, la bici all’auto, un’insalata ad un cibo cotto. Sono tanti piccoli gesti che, fatti da tutti, riducono sensibilmente il consumo di energia elettrica. Ed allora cosa aspetti? Spegni la luce e ACCENDI LA SPERANZA!